Che cosa è l'HIV-AIDS
Aids significa "Sindrome da Immunodeficienza Acquisita".
Nei malati di Aids le difese immunitarie normalmente presenti nell'organismo sono state fortemente indebolite a causa di un virus (il virus HIV) e non sono più in grado di contrastare l'insorgenza di infezioni e malattie - più o meno gravi - causate da altri virus, batteri o funghi (infezioni opportunistiche).
E' questo il motivo per cui l'organismo di una persona contagiata subisce malattie e infezioni che, in condizioni normali, potrebbero essere curate più facilmente. L'infezione non ha una propria specifica manifestazione ma si rivela esclusivamente attraverso gli effetti che provoca sul sistema immunitario.
Una persona contagiata viene definita sieropositiva. Pur essendo sieropositivi, è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi del contagio solo al manifestarsi di una malattia. In questa condizione l'unico modo di scoprire l'infezione è sottoporsi al test. I progressi della ricerca scientifica e l'uso della terapia antiretrovirale hanno reso possibile allungare la vita di una persona sieropositiva per molti anni.
Occorre sottolineare il fatto che la sieropositività è quella condizione in cui viene riscontrata la presenza di anticorpi anti-HIV, ma non sono ancora comparse le infezioni opportunistiche. In questo periodo il soggetto può aver bisogno di farmaci che combattono l'infezione, gli antiretrovirali.
La Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è, invece, quella situazione in cui si presentano infezioni opportunistiche, cioè quando le difese immunitarie sono così deboli da non proteggere l'organismo da microrganismi che potrebbero essere innocui.
L'introduzione di terapie antiretrovirali che riducono e bloccano la replicazione virale ha nettamente migliorato la qualità di vita e prolungato la sopravvivenza delle persone sieropositive.
Nei malati di Aids le difese immunitarie normalmente presenti nell'organismo sono state fortemente indebolite a causa di un virus (il virus HIV) e non sono più in grado di contrastare l'insorgenza di infezioni e malattie - più o meno gravi - causate da altri virus, batteri o funghi (infezioni opportunistiche).
E' questo il motivo per cui l'organismo di una persona contagiata subisce malattie e infezioni che, in condizioni normali, potrebbero essere curate più facilmente. L'infezione non ha una propria specifica manifestazione ma si rivela esclusivamente attraverso gli effetti che provoca sul sistema immunitario.
Una persona contagiata viene definita sieropositiva. Pur essendo sieropositivi, è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi del contagio solo al manifestarsi di una malattia. In questa condizione l'unico modo di scoprire l'infezione è sottoporsi al test. I progressi della ricerca scientifica e l'uso della terapia antiretrovirale hanno reso possibile allungare la vita di una persona sieropositiva per molti anni.
Occorre sottolineare il fatto che la sieropositività è quella condizione in cui viene riscontrata la presenza di anticorpi anti-HIV, ma non sono ancora comparse le infezioni opportunistiche. In questo periodo il soggetto può aver bisogno di farmaci che combattono l'infezione, gli antiretrovirali.
La Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è, invece, quella situazione in cui si presentano infezioni opportunistiche, cioè quando le difese immunitarie sono così deboli da non proteggere l'organismo da microrganismi che potrebbero essere innocui.
L'introduzione di terapie antiretrovirali che riducono e bloccano la replicazione virale ha nettamente migliorato la qualità di vita e prolungato la sopravvivenza delle persone sieropositive.